Le novità più importanti sulle modifiche al Superbonus 2023: dal 110% al 90%
Il Decreto Aiuti Quater emanato dal Consiglio dei Ministri nel Novembre 2022 ha acceso un riflettore sulla problematica relativa alla sostenibilità per le casse dello Stato del Superbonus per la riqualificazione energetica degli edifici.
Se da una parte si tratta di una misura che ha permesso negli ultimi anni di migliorare l’efficienza energetica di diverse abitazioni e al contempo ha fatto in modo di dare una forte spinta al mercato dell’edilizia, dall’altra notiamo che i fondi iniziano a scarseggiare e per questo motivo non si è potuto tenere in vita il Superbonus 110 per come lo conosciamo.
Nel nostro articolo abbiamo così deciso di fare un po’ di chiarezza, cercando di comprendere insieme quali siano le regole in vigore in questo momento in materia di ex Ecobonus 110%.
Superbonus 90%: di che cosa si tratta
Inizialmente conosciuto come Ecobonus 110%, la misura prevede una detrazione del 90% delle spese sostenute per la riqualificazione energetica di un edificio. A fronte delle ultime disposizioni dell’UE, di cui potrete anche approfondire i dettagli in questo articolo, entro il 2030 si richiede a tutte le nazioni europee che le abitazioni si trovino almeno in classe energetica E e per questo motivo l’agevolazione permette di sostenere gli interventi spendendo meno.
Originariamente l’aliquota che si poteva portare in detrazione era del 110% delle spese sostenute e tramite le diverse dinamiche di cessione del credito sono nate diverse truffe che lo Stato ha così deciso di contrastare. Negli ultimi giorni non è infatti raro sentire di lavori mai eseguiti con crediti d’imposta liquidati dall’Agenzia delle Entrare: se volete approfondire la questione, troverete molto interessante la spiegazione fornita dal sito Sky Tg24.
L’aliquota detraibile dalle imposte scenderà inoltre con il passare degli anni, arrivano al 70% nel 2024 e al 65% l’anno successivo.
Quali sono le principali modifiche che sono state apportate con il nuovo Superbonus 2023?
Oltre al cambio dell’aliquota detraibile che passa al 90% a partire dall’1 gennaio del 2023 fino al 31 dicembre dello stesso anno, notiamo che c’è un’altra modifica molto interessante.
Non sarà più possibile cedere il credito d’imposta per avere l’immediato sconto in fattura, se non per tutti i lavori già iniziati o quelli di cui è stata inviata la richiesta entro il 16 febbraio del 2023.
Come accedere al Superbonus?
Se siete interessati a richiedere questo tipo di interventi per la vostra abitazione, dovrete registrarvi tramite il sito dell’ENEA e inviare i documenti che vengono richiesti entro 90 giorni dalla data di fine effettiva degli interventi.
Accedendo al sito web menzionato dovrete compilare i campi presenti con i dati del richiedente i lavori e quelli relativi all’immobile sul quale vengono eseguiti gli interventi.
Poi dovrete inviare i documenti dell’APE relativi all’incremento di classe energetica dell’edificio e infine la copia dell’asseverazione dei lavori e il visto di conformità.
Capiamo benissimo che non sia di certo una procedura semplicissima, specialmente in quanto esistono diverse restrizioni in materia degli interventi detraibili.
Per questo motivo ci sentiamo di suggerirvi di affidarvi ad un’azienda specializzata nella progettazione di interventi per la riqualificazione energetica di un edificio. Se abitate in Sicilia potrete ad esempio affidarvi ad innovasol.it. Sul loro sito web potrete trovare moltissime notizie e approfondimenti in materia in modo da comprendere quali siano gli interventi consigliati e richiedere anche un preventivo dettagliato in modo da avere tutto il supporto necessario per l’efficientamento energetico della vostra casa.
Le novità del Superbonus per le case unifamiliari
Se siete proprietari di una villetta o una casa unifamiliare, troviamo novità molto interessanti nel nuovo Superbonus 90%.
Partiamo osservando che l’aliquota del 90% rimarrà in vigore per tutto il 2023, anche se potrete ancora sfruttare il 110% nel caso in cui abbiate svolto almeno il 30% degli interventi entro il 31 marzo 2023.
Vediamo anche che i lavori possono essere detratti solamente se si tratti di abitazione considerata principale e su cui abbiate un reale diritto, ad esempio l’usufrutto e la proprietà. La detrazione potrà inoltre essere sfruttata solamente se avete un reddito complessivo inferiore ai 15.000 € per ogni abitante della casa.
Le differenze tra i lavori trainanti e trainati per il Superbonus 90%
Concludiamo poi osservando quali siano gli interventi ammessi. Si suddividono in interventi trainanti e trainati, cioè i principali e i secondari.
Gli interventi trainanti riguardano l’isolamento termico, l’installazione di moderne pompe di calore e l’ottimizzazione della sicurezza dell’edificio contro i fenomeni sismici.
Poi ci sono i lavori trainati che riguardano gli infissi, la domotica, l’installazione di sistemi fotovoltaici per l’utilizzo delle fonti rinnovabili e le colonnine per le auto elettriche.
L’obiettivo di questo tipo di interventi è quello di far incrementare di almeno 2 classi energetiche l’edificio, in modo da arrivare alla classe E (o anche superiore) e ridurre così finalmente il consumo di energia e i costi in bolletta.
Se accederete a tali interventi sarà anche un’ottima occasione per ottimizzare finalmente i consumi di energia elettrica e per questo motivo vi suggeriamo anche di leggere questa guida per come scegliere gli elettrodomestici migliori e a bassi consumi energetici.
Non dimenticate anche di lavorare sui sistemi di illuminazione, specialmente se richiederete l’installazione di un sistema di domotica. Per questo motivo potrà anche esservi molto utile questo nostro articolo che vi spiega come progettare al meglio il sistema di illuminazione domestico.