Osteoporosi e menopausa: ecco i motivi per cui allenarsi aiuta
Uno dei principali problemi che colpiscono le donne è l’osteoporosi, situazione aggravata ancora di più dal raggiungimento della menopausa. Il nostro scheletro ha come compiti principali il movimento dell’intero corpo umano, il sostegno e la protezione degli organi interi. Possedere una buona densità ossea risulta quindi essenziale per mantenere un buono stato di salute e prevenire infortuni o dolori articolari.
Durante tutta la vita le nostre ossa sono sottoposte a un fenomeno chiamato turnover osseo, in cui si perde massa ossea per farne posto a una nuova. Questo fenomeno è regolato da diversi fattori: ormoni, vitamine, alimentazione, attività fisica, ecc. Senza stare a rimarcare l’importanza dell’assorbimento del calcio o dell’importanza della vitamina D, poiché sono cose più che conosciute ormai da tutti, analizziamo adesso come le donne, affette da una perdita della densità ossea in maniera molto più accentuata rispetto dell’uomo, vadano a peggiorare i loro livelli di massa ossea durante il periodo della menopausa.
Nell’uomo le scorte di calcio sono superiori geneticamente, pertanto il calo fisiologico dovuto al passare dell’età ha un impatto minore rispetto alle donne. Inoltre il ruolo degli estrogeni è fondamentale, essi agiscono sulla formazione di osso, con conseguente assorbimento di calcio a livello renale e intestinale. Durante la menopausa questi vanno a scemare, incentivando tra l’altro l’attività degli osteoclasti (demolizione massa ossea).
Pertanto la donna sarà più soggetta a debolezza e a limitazioni articolari rispetto all’uomo, con rischi superiori di danni, dolori o fastidi vari, alla colonna o alle varie articolazioni.
Risulta fondamentale pertanto per le donne cercare di prevenire queste problematiche agendo su un potenziamento preventivo della densità ossea. Due sono gli interventi principali da attuare: seguire una corretta alimentazione e svolgere attività fisica.
L’attività fisica contro resistenza esterna o anche solo contro gravità stimola un miglioramento della densità ossea modificandola sia a livello cellulare che strutturale. Gli ormoni secreti in conseguenza ad un’attività fisica, accompagnati da un efficace e corretta omeostasi calcica stimolano un fisiologico turnover osseo con relativa formazione di nuovo tessuto.
La formazione di nuovo tessuto (tramite la sinterizzazione indotta dagli osteoblasti) induce un aumento della densità ossea prevenendo il rischio di infortuni articolari e migliorando tra l’altro la funzione biomeccanica del nostro apparato muscolo-scheletrico.
Anche solo camminare, fare le scale, svolgere qualsivoglia attività aerobica come salire su una pedana vibrante o sul divertente super jumping, stimola questi processi.
Molte donne che lamentano dolori articolari, problemi alla cervicale o al ginocchio o alla schiena si affidano ai servizi di un buon Personal Trainer per fare attività fisica in maniera sicura, senza andare ad aggravare i loro fastidi e riuscendo al tempo stesso a stimolare in maniera indiretta un miglioramento della loro struttura ossea. Inoltre un aumento del tono muscolare protegge ulteriormente l’apparato scheletrico, limitando ancora di più il rischio di infortuni. La muscolatura è la prima linea di intervento contro le forze esterne, essa si fa carico di una buona percentuale di quelle che potrebbero essere forze compressive o di taglio dannose per le nostre articolazioni.
Nelle grandi città come ad esempio Roma, dove le donne svolgono sempre più lavori di ufficio, la sedentarietà ma al tempo stesso lo stress fanno parte della routine quotidiana di ogni donna. Ormai non sono più solo le persone del mondo dello spettacolo o gli uomini che vogliono aumentare il loro tono muscolare, ma rivolgersi e richiedere i servizi di un Personal Trainer a Roma anche per donne è diventata non più una moda, bensì una necessità.